A quasi due mesi dagli ordini esecutivi di Donald Trump, mediante i quali il Presidente degli Stati Uniti ha annunciato ampie misure tariffarie “reciproche” che hanno coinvolto, in modo più o meno significativo, tutti i Paesi del mondo, ci sono stati alcuni sviluppi di cui forniamo di seguito un breve riepilogo, alla data del 30 maggio 2025.
Inoltre, sotto il profilo delle misure di natura fiscale, il Parlamento Americano il 22 maggio ha votato per approvare la proposta di legge c.d. “One Big Beautiful Bill Act”, che include significative proposte di modifiche alla legge fiscale, un aumento dei finanziamenti per la sicurezza delle frontiere e la difesa nazionale, e riduzioni delle spese per un gran numero di programmi federali. L’obiettivo dei leader del Congresso è di inviare un disegno di legge finale da firmare dal Presidente Trump prima del 4 luglio.
Section 899: La proposed Section 899 è coerente con il desiderio dell’amministrazione Trump di rispondere a paesi esteri che impongono tasse considerate discriminatorie o extraterritoriali sui cittadini o sulle corporazioni statunitensi. Basata su recenti ordini esecutivi, queste tasse comprendono Digital Services Taxes (DST) e tasse sotto l’accordo globale dell’OCSE, come l’UTPR. La DTS è stata introdotta da paesi come Austria, Canada, Francia, Italia, Spagna, Turchia e Regno Unito, mentre l’UTPR è stato adottato da diversi partner commerciali con gli Stati Uniti.
Implicazioni: Ai sensi di questa Section 899, le ritenute fiscali applicate negli Stati Uniti sui pagamenti verso soggetti esteri (es. Dividendi, interessi e royalties aumenteranno del 5% ogni anno, fino a un massimo del 20%, finché le misure discriminatorie o extraterritoriali non saranno eliminate. Questo incremento sembra applicarsi in aggiunta all’aliquota prevista dai trattati, quindi, per esempio, se un pagamento è attualmente esente da tassazione statunitense ai sensi del trattato, l’imposta incrementale sarà del 5%. La ritenuta addizionale entrerà in vigore nel 2026, supponendo che la proposta di legge venga approvata entro ottobre 2025.
Modifiche alle norme BEAT: Ulteriori novità di interesse per le società italiane con subsidiary negli Stati Uniti riguardano le norme BEAT. Le norme verranno modificate come segue:
In sintesi: se la proposta passerà, molti gruppi italiani inizieranno a calcolare la BEAT nel 2026. Ci saranno inoltre ritenute maggiori sui pagamenti dagli Stati Uniti.
Ulteriori misure per le società a partire dall’esercizio 2025:
I Gruppi italiani sono pertanto invitati a monitorare attentamente questa proposta e a considerarla nelle loro valutazioni fiscali di investimento negli Stati Uniti.
Inoltre, è opportuno valutare l’esigenza di dotarsi di capacità di fare analisi di scenario in funzione delle possibili evoluzioni commerciali, fiscali e legali e doganali.
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