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Digital asset: volatilità, complessità e prospettive nel panorama finanziario nazionale

  • La capitalizzazione dei cripto-asset nel mercato globale è passata in 10 anni da 5,5 miliardi di dollari a 3.500 nel 2024
  • Il valore degli strumenti finanziari tokenizzati a livello globale si stima raggiungerà 5.000 miliardi di dollari entro il 2030
  • Oltre l’8% della popolazione globale detiene cripto-asset, tra 750 e 900 milioni di utenti nel mondo
  • In Italia 1,4 milioni di investitori dichiarano di possedere criptovalute o token
  • Il fenomeno evolutivo che interessa i digital asset, essendo sempre più presente nel quotidiano di parte della popolazione mondiale, non può essere sottovalutato da un punto di vista economico e sociale, anche in ragione dei rischi sottostanti alla non sempre adeguata conoscenza da parte degli investitori retail
  • Il basso livello di fiducia degli organismi di vigilanza nei confronti delle valute digitali è impattato altresì dalla rilevanza delle frodi che hanno interessato le criptovalute
PwC Strategy& ha pubblicato la ricerca “da crypto a digital asset” che descrive l’evoluzione del settore delle criptovalute e dei digital asset, analizzandone l’impatto economico, tecnologico e normativo.
L’analisi si pone la finalità di analizzare un fenomeno sempre più diffuso nonostante vi sia una generale scarsa conoscenza reale di tutti gli elementi sottostanti ai digital asset.

Digital asset: un fenomeno in crescita

Il settore dei digital asset sta vivendo una profonda trasformazione, con ricadute sempre più significative sull’economia globale. L’adozione da parte di investitori istituzionali e privati è in continua crescita, spingendo anche i player tradizionali a ripensare le proprie strategie. Il tutto nell’ambito di innegabili complessità riconducibili ad aspetti di trasparenza e agevole comprensione anche da parte degli operatori più esperti.

La capitalizzazione totale del mercato delle criptovalute ha superato i 3.500 miliardi di dollari nel 2024. Player innovativi come Exchange e piattaforme Fintech sono attualmente leader nell’offerta di servizi, ma si prevede un’evoluzione dell’offerta anche da parte di banche e istituti di credito tradizionali, introducendo ad esempio soluzioni per la custodia di digital asset basate su blockchain.

A livello globale l’interesse è fortemente in crescita: tra il 2019 e il 2024 il tasso di adozione nei primi 30 Paesi è mediamente raddoppiato, dato confermato anche a livello italiano con il tasso di adozione che ha raggiunto nel 2024 il 13%, in crescita rispetto al triennio 2019-2021 (5-6%) e al biennio 2022-2023 (10-11%)1. Attualmente, oltre l’8% della popolazione globale detiene cripto-asset per un totale di utenti nel mondo stimato tra 750 e 900 milioni di persone. Secondo i dati ufficiali del rapporto del 3° trimestre 2024 dell’Organismo Agenti e Mediatori (OAM), sono oltre 1,4 milioni gli italiani che dichiarano ufficialmente di possedere criptovalute o token.

Normativa e regolamentazione: il ruolo del MiCAR (Markets in Crypto-Assets Regulation)

La ricerca di PwC Strategy& ripercorre anche le ultime novità a livello normativo. La regolamentazione sta avanzando per garantire un mercato più stabile e sicuro e l’introduzione del MiCAR) in Europa rappresenta un passo cruciale verso un quadro normativo armonizzato, che punta a regolare l’emissione e l’utilizzo degli asset digitali. MiCAR offrirà maggiore trasparenza e sicurezza sia per gli operatori di mercato che per i consumatori, contribuendo a rafforzare la fiducia verso il settore. Complementare alla MiCAR è la Transfer of Funds Regulation (TFR) che richiede agli stati membri di recepire la stessa nei rispettivi ordinamenti nazionali per aumentare la trasparenza e il monitoraggio delle transazioni aventi a oggetto crypto-asset. L’Italia ha individuato Banca d’Italia e Consob come autorità di vigilanza per il settore, garantendo un controllo rigoroso sulle operazioni finanziarie legate alle criptovalute.

Digital asset e il futuro del sistema finanziario

La regolamentazione – sempre più definita – potrà in futuro catalizzare l’ingresso nel mercato dei digital asset anche da parte di player tradizionali tramite soluzioni di mercato basate su blockchain.

Secondo PwC Strategy&, le prospettive future dipendono dalla capacità del settore bancario e regolamentare di evolversi e adattarsi alla trasformazione digitale che già negli ultimi anni ha modificato radicalmente il modo di fare finanza.

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Marco Folcia

Partner | PwC Italia |  + posts

Marco ha oltre 20 anni di esperienza nella consulenza in ambito Financial Services con focus su modelli di business, trasformazione digitale, customer centricity, carte e pagamenti. È inoltre responsabile della Practice FS Transformation e responsabile del PwC EMEA Payments & Open Banking Centre of Excellence (CoE).

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