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Nell’industria del credito deteriorato i tempi stanno cambiando, secondo l’ultimo NPE report di PwC Italia

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Dopo 10 anni di costante miglioramento, nel 2024 le esposizioni deteriorate nei bilanci delle banche italiane sono aumentate, interrompendo il trend iniziato nel 2015.  

La doppia sfida per gli operatori: adattarsi ai cambiamenti dinamici del mercato e cogliere le opportunità per creare valore per i clienti e per l’economia.

Dopo il picco del 2015 e la costante riduzione fino a dicembre 2023, le esposizioni deteriorate sui libri delle banche italiane sono aumentate leggermente nel primo semestre del 2024, raggiungendo circa €55 miliardi rispetto a €53 miliardi di dicembre 2023. Questo aumento è considerato un aggiustamento naturale dopo le forti riduzioni registrate negli ultimi anni. In un contesto macroeconomico europeo sfidante, l’Italia continua a performare in modo positivo, come emerge dall’ultimo NPE report di PwC “I tempi stanno cambiando”.
Tra le principali evidenze emerse dallo studio:

  • Il tasso di default annuale per il primo semestre del 2024 è salito all’1,1% rispetto allo 0,9% del 2023, ma rimane comunque al di sotto dei livelli pre-2019 (oltre 1,3% nel 2018). Il principale fattore di incremento è stato il peggioramento dei default delle imprese, saliti all’1,7% (dal 1,35% del 2023), soprattutto a causa delle difficoltà nel settore manifatturiero.
  • Tra giugno 2023 e giugno 2024, lo stock di NPE delle banche significative in Germania e Francia è aumentato rispettivamente del 23% (da €34 miliardi a €41 miliardi) e del 5% (da €116 miliardi a €121 miliardi). Il peggioramento della qualità del credito in questi paesi è confermato dall’aumento delle esposizioni in Stage 2, passate da €212 miliardi a €274 miliardi in Germania e da €435 miliardi a €466 miliardi in Francia.
  • In Italia, i prestiti classificati in Stage 2 sono diminuiti del 17% nel primo semestre del 2024, passando da €211 miliardi a €177 miliardi, con una riduzione della loro quota sul totale dei prestiti dal 9,6% all’8,2%.
  • Le garanzie statali fornite alle piccole e medie imprese durante l’emergenza Covid, che avevano raggiunto un picco di oltre €200 miliardi, si sono ora più che dimezzate, attestandosi a €91 miliardi a maggio 2024, grazie al naturale rimborso delle rate in scadenza. Il tasso medio di deterioramento per questi prestiti è di circa l’1,6%, in linea con il trend osservato per i prestiti bancari.
  • Nel 2024, il mercato italiano dei crediti deteriorati ha registrato una diminuzione sia nel numero di transazioni che nel valore negoziato. Le transazioni annuali si prevede chiudano al di sotto di €11 miliardi, tornando ai livelli precedenti al 2017.

“Dopo aver affrontato la sfida immediata del deleveraging su larga scala dei crediti deteriorati, le banche italiane stanno ora dando priorità a strategie proattive di derisking o condivisione del rischio. Questo cambiamento si allinea con gli sforzi della BCE, che sta cercando di semplificare i processi di cartolarizzazione per accelerare il trasferimento del rischio e liberare capitale per nuovi prestiti. Per gli investitori e i servicer, la capacità di scalare possibili operazioni lungo l'intera catena del valore della gestione del credito, partendo dalle fasi di origination, sarà cruciale per mantenere un vantaggio competitivo”.

Il mercato del debt purchasing e servicing sta vivendo una trasformazione significativa. Dopo le recenti aggregazioni, i player più grandi sono pronti a guidare il cambiamento, affrontando la sfida di ampliare i propri servizi lungo l’intero ciclo di vita del credito, garantendo al contempo l’eccellenza operativa tramite tecnologie avanzate. C’è un crescente focus sull’estrazione di valore dagli asset gestiti e sull’integrazione della responsabilità sociale nel recupero crediti. Le pressioni normative, inclusa l’implementazione della Secondary Market Directive, potrebbero ridefinire il lungo elenco di debt servicer presenti sul mercato, favorendo aggregazioni e alleanze. Secondo PwC Italia, infatti, “I tempi stanno cambiando”, e coloro che sapranno adattarsi a questi cambiamenti saranno quelli meglio posizionati per guidare la crescita e l’innovazione negli anni a venire.

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pier paolo masenza

Pier Paolo Masenza

Strategy and Value Creation Leader | PwC Italia |  + posts

Pier Paolo is PwC Italy’s Financial Services Strategy & Value Creation Leader and EMEA Value Creation Leader in Financial Services. He is also a member of PwC Italy’s Advisory Board.

cataldi francesco

Francesco Cataldi

Partner PwC Strategy& Financial Services | PwC Italia |  + posts

Francesco is a Partner with over 12 years’ experience in strategic consulting in Financial Services based in the Milan office. He has served several financial institutions and has delivered numerous assignments in the lending industry.