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Le misure tariffarie introdotte da Trump e la risposta dell’UE 

Le misure tariffarie introdotte da Trump e la risposta dell’UE
Liberation Day 

Mercoledì 2 aprile 2025, nel giorno denominato “Giorno della Liberazione” dal presidente Donald Trump, l’Amministrazione statunitense ha annunciato ampie misure tariffarie “reciproche”. Il presidente Trump ha invocato la sua autorità ai sensi dell’International Emergency Economic Powers Act del 1977 (IEEPA) per affrontare l’emergenza nazionale rappresentata dal grande e persistente deficit commerciale. 

Queste misure prevedono una tariffa aggiuntiva uniforme su molti prodotti importati all’interno degli Stati Uniti. Come previsto, le misure sono state applicate su base paese per paese, con i seguenti mercati chiave colpiti dai seguenti dazi: 

  • Unione Europea – 20%; 
  • Regno Unito – 10%; 
  • Cina – 34%;  
  • Giappone – 24%;  
  • Svizzera – 31%;  
  • Brasile – 10%; 
  • Australia – 10%;  
  • India – 26%; 
  • Corea del Sud – 25%.

In aggiunta a quanto sopra, circa 60 ulteriori paesi avranno dazi reciproci che variano da un minimo del 10% ad un massimo del 50%. Queste misure dovrebbero entrare pienamente in vigore dal 9 aprile 2025. Oltre a questi dazi specifici, tutti gli altri paesi non elencati saranno soggetti a una tariffa di base del 10% che è stata imposta a partire dal 5 aprile, che si aggiungerà alla tariffa standard di dazio (“tariffa MFN”). 

L’Ordine Esecutivo che impone le tariffe “reciproche” ha specificamente escluso alcune categorie di prodotti che non saranno soggette a queste nuove misure. Questi prodotti includono, tra gli altri: 

  • articoli in acciaio e alluminio già soggetti a misure tariffarie aggiuntive; 
  • auto e pezzi di ricambio già soggetti a misure tariffarie implementate il 3 aprile 2025;  
  • rame; 
  • farmaci;  
  • semiconduttori;  
  • articoli in legno; 
  • energia e alcuni altri minerali non disponibili negli Stati Uniti. 

In sintesi, i dazi imposti dal presidente Trump rendono questa una crisi commerciale su scala globale con un impatto per le aziende di tutti i settori. Tali dazi rimarranno in vigore finché il presidente Trump non determinerà che la minaccia rappresentata dal deficit commerciale e dal trattamento non reciproco sottostante sia soddisfatta, risolta o mitigata. 

Altre misure tariffarie  

Come annunciato mercoledì 26 marzo 2025, i dazi del 25% sulle importazioni di autovetture, autocarri e componenti automotive prodotte all’estero sono entrate in vigore il 3 aprile 2025. I dazi colpiranno le auto di tutti i paesi con un’eccezione delle auto coperte dall’Accordo Stati Uniti-Messico-Canada (USMCA). 

Misure di ritorsione Europee  

Il 12 marzo 2025, la Commissione UE ha annunciato contromisure in risposta ai dazi degli Stati Uniti sui prodotti in acciaio e alluminio, che ha giudicato “ingiustificati”. Dopo un periodo di consultazione, l’UE ha rinviato l’attuazione di queste misure fino al 15 aprile prossimo. 

I dazi che saranno imposti variano dal 10% al 75%, con la maggior parte dei prodotti che rientrano nella categoria del 25%, e includono articoli quali: 

  • alcuni alimenti o generi alimentari (e.g. alcune verdure, frutta, riso, ecc.); 
  • vari tipi di succhi di frutta; 
  • whiskey, incluso il bourbon; 
  • vari prodotti del tabacco; 
  • preparazioni cosmetiche; 
  • abbigliamento maschile e femminile (e.g. t-shirt, jeans e altri indumenti); 
  • calzature; 
  • vari prodotti in acciaio e alluminio; 
  • motociclette. 

Inoltre, l’UE è pronta ad annunciare ulteriori contromisure su un’ampia gamma di beni. Questi dazi sono attualmente in fase di negoziazione e rimangono al momento non divulgati. 

Azioni chiave che le aziende possono intraprendere oggi  

In previsione dei dazi che gli Stati Uniti hanno indicato di voler imporre ai partner commerciali, le aziende hanno posto una significativa attenzione sull’analisi dei propri dati e sulla pianificazione degli scenari per l’impatto di potenziali dazi. Con l’annuncio di ieri, le aziende dovrebbero ora concentrarsi su strategie e opzioni di mitigazione dei dazi, inclusi: origine doganale, valutazione e classificazione tariffaria, attuazione di rimedi contrattuali facendo leva sulla sproporzione delle prestazioni causata dall’effetto dazi.  Inoltre, dovrebbero essere considerati anche i programmi di esenzione o sospensione dai dazi. 

Ci aspettiamo di vedere commenti da parte dei partner commerciali statunitensi sulle misure annunciate, con l’UE che dovrebbe fare una dichiarazione nel corso dei prossimi giorni. Ci si attende che l’UE proceda con le proprie misure di ritorsione e che altri paesi possano adottare misure simili in risposta ai dazi statunitensi annunciati. 

Gli ordini esecutivi odierni contengono anche un’autorità di modifica, che consente al presidente Trump di aumentare i dazi se i partner commerciali rispondono con ritorsioni, o di ridurre i dazi se i partner commerciali prendono misure significative per rimediare a disposizioni commerciali non reciproche e allinearsi con gli Stati Uniti su questioni di sicurezza economica e nazionale. 

Come possiamo aiutare  

Rimanere aggiornati sulle politiche e sulle misure tariffarie implementate dal presidente Trump è fondamentale per valutare il rischio per la propria catena di approvvigionamento e l’impatto che questi dazi possono avere. Anche se i dettagli esatti dei dazi dell’UE devono ancora essere determinati, comprendere il proprio portafoglio prodotti e l’impatto che queste misure possono avere sulle proprie importazioni è un importante primo passo. Siamo qui per supportare la tua azienda in questa analisi e aiutarti a navigare in queste acque agitate. 

Contatta il nostro Team per discutere ulteriormente qualsiasi aspetto di questo articolo. 

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Alessandro Di Stefano

Partner | PwC TLS |  + posts

Alessandro ha una vasta esperienza nella consulenza alle imprese che investono in Italia. Attualmente è basato presso la sede di Milano, dopo aver trascorso 3 anni e mezzo presso l'International Tax Desk di PwC a New York.

Francesco Pizzo

Customs Partner | PwC TLS |  + posts

Dal 2003 Francesco assiste società multinazionali in materia di imposte indirette nazionali e internazionali. È specializzato in IVA, dazi doganali, accise e imposte ambientali. Assiste i clienti durante le verifiche e i contenziosi in materia di imposte indirette.

Ivan Lavatelli

Partner | PwC Italy |  + posts

Ivan ha maturato oltre 20 anni di esperienza nella gestione ed implementazione di progetti complessi in ambito industriale, con focus sui processi Core Operations legati alla catena del valore.

Giorgio Massa

Transfer Pricing Partner | PwC TLS |  + posts
Giorgio è Partner del team di fiscalità internazionale e transfer pricing di PwC TLS. Da oltre 15 anni assiste multinazionali in politiche di transfer pricing e Business Restructuring. Segue clienti nei settori Consumer, TMT, Pharma ed Energy.

Cristina Cengia

Partner | PwC TLS |  + posts

Laureata in Giurisprudenza a pieni voti presso l'Università degli Studi di Milano, Cristina è avvocato presso il Foro di Milano dal 1999. È membro della commissione Tax and Legal di AIFI e membro della Commissione M&A.

Sandro Bicocchi

Partner | Responsabile Relazioni Istituzionali e Ufficio Studi | PwC Italy |  + posts
Laureato in Scienze dell'Informazione, ha svolto attività manageriale in aziende di diversi settori, già consigliere della Camera di Commercio di Milano, ha ricoperto ruoli istituzionali nel mondo associativo collaborando con le istituzioni italiane ed internazionali.

Giuseppe Falduto

Director | US Tax Desk | PwC TLS |  + posts
Giuseppe Falduto è attualmente Tax Director del team International Tax e responsabile dell'US Tax Desk di PwC TLS, sede di Milano. Giuseppe ha fatto parte del team Global Tax Structuring presso l'ufficio di PwC New York.